sabato 6 dicembre 2014

Esempio di gestione mailing di istituto centralizzata

Riporto una soluzione tecnica semplice ed economica per la gestione capillare e tempestiva delle informazioni (circolari su scioperi, maltempo, eventi, iniziative ecc.).

Anche questo tema è stato prospettato in varie sedi per iscritto e verbalmente con interlocutori istituzionali dell'istituto.

Già a partire dal prossimo anno bisognerà che sia la scuola all'atto delle iscrizioni (e non dovrebbe essere l'iniziativa individuale dei singoli rappresentanti) di raccogliere gli indirizzi email delle famiglie.

Occorre registrarne più di una per ridondanza, es. di ENTRAMBI i genitori (non una sola per famiglia) e creare d'ufficio mailing list per classi, da gestire centralmente. collodi1a@tongiorgi.it mazzini3c@tongiorgi.it ecc.

Gli stessi rappresentanti, insegnanti e singoli genitori, si possono avvalere di queste mailing list.

Non è maggior lavoro, è minore lavoro, poiché per comunicazioni varie è molto più semplice scrivere una mail e cliccare, che fare circolari, protocollare, stampare distribuire ecc. ecc.
E' ovvio che non si raggiungono coloro che non hanno email (?), ma la catena informativa breve offre migliore garanzie di quella tradizionale. In pratica, meglio raggiungere l'80% tempestivamente che il 100% nella metà (50%) delle situazioni e all'ultimo minuto.

Di fatto devo anche aggiungere che l'email che raggiunge direttamente il genitore è più efficace della trascrizione sul diario tramite il bambino attraverso l'insegnante, che spesso viene firmata senza dare seguito, mentre dell'email rimane traccia presso i genitori.

Per alleggerire ulteriormente il carico sull'amministrazione, la raccolta di email si può fare direttamente tramite modulo web (chi ha una mail, ovviamente ha la possibilità di accedere al web) o scrivendo una email ad un apposito indirizzo (diciamo un'ora di lavoro per realizzare il sistema una volta, per tutti gli anni a venire).

Convocazioni e tempistiche

Grazie per l'importante sollecitazione (in calce).
Propongo una soluzione, già sperimentata da qualche anno - anche se non ve ne siete accorti.

Mi soffermo sull'aspetto tecnico, poiché non voglio pensare che vi sia interesse di qualcuno a non fare circolare informazioni ;)

Mi scuso in anticipo per la lunghezza del messaggio nell'interesse della chiarezza. Utilizzare i collegamenti riportati per approfondimenti.

Vengo all'informazione.
A titolo di esempio, vi informo che ho ricevuto la circolare in classe da mia figlia come credo tutti noi genitori.
Come faccio di solito, l'ho inserita sul calendario nel sito dei genitori (assieme a questa discussione).

Approfitto per ricordare che nel sito dell'istituto nella sezione i nostri blog figura anche quello creato in occasione della formazione dell'associazione genitori (scusate le cacofonie).

Il calendario eventi contiene un semplice calendario google al quale tutti i genitori sono invitati a contribuire. Tra i vari autori, ad esempio, una genitrice che non conosco personalmente della Filzi mi ha chiesto di essere inserita come autore, ha fatto lo sforzo di imparare come contribuire e ha continuato ad aggiornarlo per la sua scuola. Avendo io figli su Mazzini, Collodi e Parmeggiani, al momento il calendario contiene già una buona panoramica.

Questo calendario è utile per evitare sovrapposizioni di eventi e sapere anche "cosa succede oggi" ecc.

E' possibile inserirlo sul proprio telefono in modo da impostare promemoria sugli eventi ai quali si è interessati (es scioperi, assemblee, ricevimenti, feste, convegni ecc.).
Chi volesse provare può aggiungere il calendario Tongiorgi ai propri calendari google utilizzando il seguente ID univoco a2bjbj5hdiu9l310u3hepf1ca0@group.calendar.google.com

Informazioni contenute nel calendario possono essere esportate ad altri siti in molti modi e formati, con un semplice collegamento.

Come ho già indicato a voce e in varie occasioni anche per email al nostro preside Lucio, che è un abile utilizzatore di google, e se avesse tempo lo farebbe certamente, che è possibile creare più calendari, es. per occupazione aule, per eventi istituzionali con i relativi ordini del giorno, anche dei quali per trasparenza sarebbe opportuno rendere pubbliche le informazioni ecc.

In questo modo i depositari dell'informazione potrebbero direttamente inserirla anche dal proprio telefonino come si fa con i promemoria e tutti riceverebbero potenzialmente istantaneamente la comunicazione (scusate le cacofonie) nel proprio calendario, senza dovere neppure fare lo sforzo di inserirla manualmente (come giornalmente faccio nell'interesse dell'Istituto).


A chi è arrivato in fondo, ricordo anche che a questa stessa autorevole lista di genitori ho posto lo scorso agosto la medesima questione della carenza di scambi informativi quando nessuno di noi aveva la scusa degli impegni quotidiani.
Silenzio totale.

Ho anche proposto l'uso di un sistema per la gestione dell'apprendimento che è LA soluzione al problema delle comunicazioni... anche su questo, nessuna reazione, dunque: inutile protestare.

martedì 21 ottobre 2014

Laboratori della libroteca

Finalmente riprendono i laboratori alla Libroteca c'era una volta!!
Sabato 25 ottobre, a partire dalle ore 17.00, vi aspettiamo insieme a "Formacultura" che ci accompagnerà alla scoperta dei segreti dell'architettura antica attraverso la costruzione di modelli di carta dei più importanti monumenti della Toscana.
Il laboratorio è consigliato per i bambini delle scuole elementari e medie.
Il costo è di 8 euro, per chi invece volesse acquistare il libro "3D Book Toscana" (che ha un costo di € 12,90) il laboratorio è gratuito.
E' gradita la prenotazione a mezzo mail a Di Martino Elisa o tel 0509912154
Vi aspettiamo numerosi!!!!!

C'era una volta Snc
Lungarno Mediceo 9
Pisa
Tel: 0509912154

mercoledì 15 ottobre 2014

Monitoraggio GPS pedibus in tempo reale e per restare in contatto con gli altri membri della famiglia

E' possibile facilitare la coordinazione del pedibus sfruttando le opportunità offerte dagli smartphone, oltre alla comunicazione tramite chiamate, SMS e messaggi Whatsapp di gruppo.

Esistono varie App Android, anche gratuite, come ad esempio Family Locator (cliccare per informazioni, installare e provare con Smartphone Android).

In pratica tutti i genitori accompagnatori sarebbero membri di una fittizia famiglia "Pedibus Linea Rosa/Verde/Blu.

Tutti i genitori, nonni e affini della linea in questione che hanno App in funzione sullo Smartphone
  1. sono aggiornati in tempo reale sulla posizione della carovana durante i viaggi (ma anche prima di arrivare all'appuntamento, per valutare eventuali ritardi o contrattempi).
  2. Possono scambiarsi messaggi, tipo Whatsapp.
  3. Inoltre, se non vogliono seguire passo passo, possono impostare avvisi per capire se il gruppo è partito o arrivato ecc.
L'App può essere usata anche al di fuori del pedibus per restare in contatto con gli altri membri della famiglia, con parenti anziani o con figli adolescenti.

Per funzionare, l'App richiede
  1. telefonino Android con GPS (smartphone Samsung, LG, HTC ecc. che si comprano nei supermercati, a partire da ca. 60€ hanno queste funzioni);
  2. connessione Internet dati flat (a partire da ca. 10€/mese a seconda dell'operatore).
Non è necessario che tutti i genitori abbiano l'App installata, ma se un certo numero possiede i requisiti citati, certamente si riduce il numero di messaggi necessari per il coordinamento.

lunedì 6 ottobre 2014

Pedibus - Sintesi dell'incontro del 19.09.2014 e aggiornamento del 6 Ottobre

Giovedì 19 Settembre c'è stata la riunione a scuola per illustrare i progetti, Pisa Città che Cammina, Progetto Autonomia e Pedibus.
 
Dopo l'introduzione del preside, Lucio Bontempelli, è stato presentato il progetto Pisa Città che Cammina da due laureande della facoltà di ingegneria.

Si è poi parlato del Progetto Autonomia (Maestra Laura Orlandi, Roberta Timpani), e del lavoro preparatorio fatto con le terze e le quarte Collodi nell'anno scolastico 2013-2014, nella quale i bambini hanno partecipato e costruito insieme i percorsi del Pedibus, sia in classe che in due uscite "sul campo".
C'è stato anche un mio breve intervento come rappresentante di istituto, nel quale ho raccontato la mia esperienza dal punto di vista di genitore/accompagnatore, mentre sulla LIM scorrevano fotografie fatte nel Pedibus operativo nel mese di maggio/giugno scorso.

È stato messo in evidenza come il progetto Pedibus all'interno del progetto Autonomia determini un rilevante coinvolgimento emozionale per i bambini, dato che il percorso per loro rappresenta idealmente il partire da un luogo sicuro (ossia casa propria) attraverso dei punti di riferimento ben precisi (le fermate, i passaggi pedonali, gli incroci), ed arrivare in un altro luogo sicuro, ossia lo spazio racchiuso fra le transenne, davanti al cancello di scuola (definito da molti genitori ed insegnanti come un "oasi di pace", ricordando il caos che si verificava quotidianamente prima della chiusura), per poi entrare in sicurezza a scuola.
Inoltre, l'indossare la pettorina gialla è risultato un fatto molto gradito dai bambini, vista come una sorta di "divisa" del Pedibus, che gli automobilisti notano subito fermandosi appena loro si avvicinano agli attraversamenti pedonali.
Anche in caso di pioggia o cattivo tempo (salvo eventi straordinari), un Pedibus attrezzato con mantella o ombrello e stivaletti fa scoprire ai bambini che camminare è indipendente dai fattori atmosferici.

Ha poi parlato Valter Baruzzi, sul tema "A scuola a piedi: primi passi verso l'autonomia", invitato in qualità di pedagogista, insegnante e organizzatore di vari Pedibus in Italia.
Tra le cose rilevanti da lui dette è che i Pedibus riusciti in Italia sono molti, e sono principalmente quelli dove i genitori sono diventati parte attiva. Invece, nei casi in cui vi sono stati solo operatori addetti, la cosa è quasi sempre "evaporata" non appena i fondi sono finiti. In molte città sono state indicate con cartelli appositi le fermate Pedibus.

Rifacendosi a quanto detto negli interventi precedenti, ha ribadito l'importanza del Pedibus dal punto di vista educativo e pedagogico, percepito dai bambini come un modo salutare e gioioso di andare a scuola, dove si può chiacchierare in relax con i compagni di camminata e arrivare freschi e tonici a scuola.
Un esempio carino da lui fatto, per far capire la graduale sicurezza che il Pedibus insegna, è il seguente: la mano che il genitore mette sempre per prudenza sul petto del proprio bimbo, quando ci si avvicina ad un attraversamento pedonale, per il bambino viene acquisita come un gesto protettivo importantissimo. Il bambino che poi prende man mano sicurezza sentirà sempre quella mano presente, anche quando fisicamente la mano non ci sarà più, e la sentirà applicata al proprio petto istintivamente anche nell'età adulta. In generale, i gesti di prudenza trasmessici dai nostri genitori li conserviamo idealmente sempre dentro di noi.

Oltre agli aspetti importanti sotto il profilo educativo, emozionale e ambientale (minore uso della macchina, risparmio di risorse e minore inquinamento), si è parlato anche di questioni più pratiche.

È stato innanzitutto detto, in modo concorde da tutti, che il Pedibus permette di semplificare le attività della mattina nell'andare a scuola.
Funziona come un autobus, ossia c'è una fermata con un orario. È sufficiente presentarsi a quella fermata a quell'orario con la pettorina e unirsi al gruppo.
Questa soluzione non è vantaggiosa soltanto per chi ha la fermata Pedibus nel proprio isolato, ma anche per chi abita più lontano e può fare un percorso di avvicinamento alla fermata in auto o a piedi.

Ad esempio, chi abita a Gello e si reca al lavoro in auto, può lasciare il proprio bambino alla fermata all'incrocio di via Filzi con via di Gello alle 8 e 14, risparmiando almeno un quarto d'ora, necessario per arrivare davanti a scuola, parcheggiare e accompagnare il figlio davanti al cancello, attendere l'apertura e poi riprendere la strada per il luogo di lavoro.
Comunque, accompagnare i bambini alla fermata più vicina è senz'altro un risparmio rispetto al fare tutta la tratta, sia in macchina che a piedi.

Nonostante siano poi stati creati tre soli percorsi, che per forza di cose non possono passare sotto casa di tutti, è possibile organizzare percorsi "affluenti" aggiuntivi, a seconda delle richieste che ci saranno, sia come modifiche ai percorsi ufficiali del Pedibus (da fare come arricchimento dei percorsi prima che il progetto inizi), sia come percorsi organizzati per iniziativa diretta dei genitori, aggiunti dopo che il progetto sarà ripartito.

È stato poi notato che è un sistema flessibile di recarsi a scuola, dato che non è indispensabile utilizzarlo tutti i giorni, proprio come l'autobus. L'unica cosa essenziale è che ci sia un numero minimo di partecipanti giornaliero minimo per poterlo far funzionare.

Per quanto riguarda gli zaini, il Pedibus è anche un'occasione per prestare più attenzione ad una loro corretta utilizzazione in termini di postura e tipi di zaino.
Ovviamente, uno zaino più leggero possibile è la soluzione ideale, ma non sempre si può ridurne il peso, che varia a seconda delle materie della giornata.
  
La soluzione migliore è stata riconosciuta quella degli zaini che abbiano la cintura di sostegno in vita (zaini scuola strutturati tipo zaini da montagna). Infatti, allacciare la cinghia alla vita permette di trasmettere praticamente tutto il carico sul bacino, scaricando quasi totalmente la schiena (vedi esempio a sinistra).
 
La soluzione meno salutare è quella di zaini pesanti senza cinghia da allacciare alla vita, che fanno inarcare scorrettamente la schiena o fanno accentuare eventuale scoliosi (vedi esempio a destra).

Lo zaino/trolley non è una soluzione poi così vantaggiosa per lunghi tratti, dato che costringe a camminare con il busto leggermente in torsione per tutto il tempo. Inoltre, per evitare eventuali pozzanghere, buche o salite e discese da marciapiedi alti o gradini, costringe i bambini a fare continui strappi aggiuntivi con torsione del busto da un solo lato.

Per quanto riguarda l'organizzazione, coloro che daranno disponibilità ad accompagnare i bambini potranno coprire l'intera tratta, oppure anche solo una tratta parziale del percorso (tipo "staffetta"), e se il numero di volontari accompagnatori sarà alto, praticamente ciascun accompagnatore potrà coprire al limite anche solo un isolato, e non tutti i giorni.

Il progetto partirà anche per il plesso Filzi, probabilmente ad anno nuovo, dato che sarà prima necessario capire quali percorsi fare, e poi compiere la fase di progettazione insieme ai bambini e attendere i sopralluoghi del comune. Sarà inoltre prima necessario chiudere l'accesso a via Leonardo da Vinci, a partire dall'incrocio con via Fedi, ad orario come viene fatto in via Collodi all'ingresso ed all'uscita da scuola, per creare anche lì l'"oasi" senza traffico e "parcheggio selvaggio", e permettere ai bimbi di entrare in sicurezza e autonomia a scuola.

Sono stati fatti tre tavoli di lavoro, ed alla fine sono stati discussi i risultati in plenaria, ribadendo quanto detto qui sopra.
Sarà opportuno chiedere ai bambini di redigere un regolamento (es. puntualità alle fermate, comportamento durante il cammino), una sorta di "Galateo del Pedibus", che poi sia bambini che accompagnatori dovranno rispettare e far rispettare.

Durante l'incontro è stato organizzato un laboratorio per i bambini e le bambine presenti.

Sono state distribuite le mappe dei tre percorsi (che riporto qui sotto)




  E' stato anche distribuito un modulo di adesione:
Le mappe e il modulo di adesione sono stati dati anche ai bambini, dalle maestre, a scuola.
 
Anche se non intendete aderire subito, ma in un secondo momento, sarebbe utile scriverlo nel modulo (es.: per ora non partecipo ma sono interessato per partecipare in un secondo momento al seguente percorso ...) e consegnarlo a scuola.
Inoltre, è estremamente utile che indichiate sul retro qualsiasi commento o suggerimento, proposta di modifica o aggiunta dei percorsi.

Chi si segnala come volontario accompagnatore, per tutta la tratta o per un tratto parziale, per tutti i giorni o solo per alcuni giorni, può lasciare il numero di telefono e email, in modo da creare gruppi di comunicazione (es. via Whatsapp o email) per comunicare eventuali cambiamenti o esigenze improvvise.

Mentre la linea Verde per le Collodi è già attiva da inizio scuola,  come preannunciato dal 7 Ottobre inizierà il Pedibus anche per le linee Rosa (dalla zona Parmeggiani alle Collodi) e Blu (dai Passi o da L. Duca d’Aosta alle Collodi).

Fino al 10 Ottobre compreso su tali due linee ci saranno gli accompagnatori del progetto, poi la cosa sarà gestita solo dai genitori accompagnatori.

A tal fine, il 10 Ottobre alle 18 ci sarà una riunione per i genitori accompagnatori, aperta anche a tutti i  genitori dei bambini partecipanti, o che hanno per il futuro interesse a partecipare, per finalizzare l’organizzazione dei turni di accompagnamento.

In questi quattro giorni, anche chi non ha consegnato la scheda di adesione al Pedibus può partecipare, presentandosi alla fermata qualche minuto prima dell'orario indicato e consegnare all'operatore/trice la scheda compilata in ogni sua parte.

In questa fase di rodaggio sarà importante attenersi agli orari indicati nella mappa consegnata insieme alla scheda (pubblicata in un precedente post.

Per comodità è riportata qui sotto. E’ anche disponibile in portineria (del plesso COLLODI).

Verranno poi affisse le tabelle orarie anche alle fermate corrispondenti.

Una analoga impostazione verrà data al Pedibus delle Filzi. 
 
 



 

mercoledì 1 ottobre 2014

Mensa, Doposcuola, pre-post scuola scuole Collodi

 Mercoledì 18 Settembre c’è stata la riunione a scuola per illustrare la mensa e il doposcuola.

Riassumo quanto detto nella riunione (ringrazio Alessandra Lazzaroni, rappresentante di IV, per gli appunti messi a disposizione)
 

 Mensa del martedì


Per quanto riguarda la mensa, nel giorno di rientro il martedì:

·         chi ha scelto il rientro ma non si ferma a mensa dovrà prendere il bambino/a alle 13,05 e riportarlo alle 14,30.

·         Questo intervallo non sarà tempo scuola, e prevede la sorveglianza da parte di operatori appositamente incaricati

·         L’iscrizione a mensa è di € 35: e copre tutto l’anno l’iscrizione alla sorveglianza dei bambini dalle 13,05 alle 14,30.

·         Ciascun buono pasto è di euro 8,50, se ne potranno comprare carnet di 10 alla volta, (85€).

·         Non ci saranno fisicamente dei buoni pasto, dati ai bambini, e il carnet sarà virtuale, e le presenze saranno rilevate dal registro di classe.

·         Il buono pasto viene conteggiato solo se lo si utilizza o se non si avvisa in tempo che non lo si vuole utilizzare (vedi sotto).

·         Entro le 9.00 di ogni giorno la scuola deve comunicare al centro cottura il numero dei bambini che saranno presenti a mensa quel giorno, per cui chi arriva in ritardo o entra dopo dovrà avvisare la scuola prima delle 9.00, altrimenti il pasto verrà addebitato alla scuola e quindi conteggiato.

·         I bambini iscritti al servizio mensa e presenti a scuola, qualora non vogliano usufruire del servizio (e quindi uscire alle 13,05) dovranno avvisare possibilmente il giorno prima o al più tardi entro le 9.00 del giorno stesso, per evitare che il buono pasto venga conteggiato.

·         Il servizio verrà fornito dall’azienda D.A. s.r.l., che è controllata e certificata

·         Il centro cottura è a Ospedaletto e tutto viene consegnato in contenitori termici e seguendo tutte le norme vigenti in materia.

·         le posate e stoviglie saranno usa e getta (non molto ecologiche, ma x quest’anno non c’erano alternative, per l’anno prossimo potrebbero esserci dei miglioramenti).

·         Verrà creata una commissione mensa composta anche da genitori.

Circa 100 bambini hanno scelto il rientro e di questi, martedì scorso 23 settembre, hanno usufruito della mensa circa 80, divisi in due gruppi (prime e seconde nel primo gruppo e terze, quarte, quinte nel secondo). Dalle voci ricevute i bimbi sono soddisfatti, e molti hanno fatto il bis a mensa.

 
Mensa nei giorni di lu me-gio-ve

 
Per quanto riguarda la mensa nei giorni in cui ci sarà il doposcuola (se si arriva al numero minimo di 60 presenze, ossia 15 al giorno, nell’arco della settimana):

·         la ditta (D.A. s.r.l.) che ha vinto la gara d’appalto per il rientro del martedì sarà la stessa ad erogare il servizio nei giorni rimanenti (lu-me-gio-ve).

·         se nei giorni lu-me-gio-ve gli iscritti al servizio mensa saranno pochi (sempre minimo 15 al giorno) il pasto verrà consegnato in un vassoio termo-saldato al singolo bambino. Se invece gli iscritti saranno di più, sarà possibile fornire pasti “sporzionati” da contenitori più grandi, come attualmente viene fatto il martedì.

·         La scadenza per l’iscrizione alla mensa è passata, ma visto che è il primo anno, ci si potrà iscrivere al servizio anche più avanti, nel corso dell’anno, fino al raggiungimento della capienza massima;

·         l’azienda organizzerà: incontri con i genitori, box per reclami, questionari di soddisfazione, attività didattiche alimentari, cene aperte ai genitori, che, al costo di un buono pasto, potranno assaggiare cosa mangiano i figli.


  Pre-Post scuola e mensa

 
Il pre e post scuola CSU UISP già presente gli anni passati alle Collodi rimane invariato: dalle 7,30 fino ad inizio lezioni e poi 45 minuti dalla fine delle lezioni curriculari.

Il servizio mensa sarà aperto anche a chi non ha chiesto il rientro ma il martedì desidera usufruire della mensa. Tuttavia, avendo la mensa una capienza massima, in caso di molte richieste non è detto che sia possibile accoglierle tutte.

Nel caso in cui il dopo scuola venga attivato, il servizio mensa sarà aperto il lu-me-gio-ve anche a chi non farà il doposcuola, ma rimarrà a scuola fino alle 14,30 circa. Anche in tal caso, avendo la mensa una capienza massima, in presenza di molte richieste non è detto che sia possibile accoglierle tutte.

Chi intende usufruire dei due servizi dovrà specificare solo il pre/post scuola per il CSU UISP.

 
  Dopo Scuola
 

Il responsabile dell’Associazione Allievi Scienze per la Pace, i cui operatori condurranno il doposcuola, ha descritto nel dettaglio le attività del pomeriggio, (non ve le illustro, e le potete trovare nei fogli che sono stati consegnati a scuola ai bambini).

La loro filosofia è mirata a far imparare giocando. Ovviamente, verrà anche seguita la preparazione della lezione data dalle maestre.

Il numero minimo di iscritti è di 15 bambini al giorno per i quattro giorni.

Tuttavia, è possibile segnalare alla Scuola richieste di iscrizione per tempi più brevi, anche se la Scuola si riserva l’accettazione della richiesta se si riuscirà, nel complesso, a coprire il numero minimo.

Il costo del servizio giornaliero risulterebbe quindi di circa:

·         9,50 euro al giorno in caso di solo doposcuola (ingresso h 14,30 circa e uscita alle 17),

·         9,50 euro al giorno in caso di sola mensa (uscita h 14,30 circa)

·         17 euro al giorno in caso di doposcuola e mensa (uscita alle 17).

Non esitate a segnalare alla Scuola il vostro interesse, anche per un solo giorno la settimana, in modo che il servizio possa partire quanto prima.

Laboratori del martedi e sabato scuole Collodi

Come sapete i laboratori sono iniziati martedì scorso (per chi ha scelto il pomeriggio) e mercoledì 24 settembre c’è stata la riunione a scuola per illustrare alcuni dettagli in più sul progetto.
 
Riassumo quanto detto nella riunione (ringrazio Sandra Cecconi, rappresentante di II, per gli appunti presi e messi a disposizione).
 
I laboratori, seppur aventi come scopo finale una rappresentazione teatrale (con tema l’evoluzione del gioco a Pisa), serviranno a sviluppare una didattica parallela laboratoriale non curricolare, ossia una applicazione pratica di quanto imparato come conoscenza astratta nelle varie materie delle ore curricolari (italiano, storia, geografia, scienze e matematica, musica, …).
                                      
I bambini sono stati divisi in 15 gruppi di lavoro contraddistinti da lettere dell’alfabeto: 9 sono i gruppi del sabato mattina e 6 quelli del martedì pomeriggio. I gruppi sono formati da un minor numero di bambini rispetto a quello delle classi, che quest’anno sono 13 .
 
I gruppi sono a classi aperte, cioè formati da bambini di differenti classi e/o sezioni: i bambini delle prime (sez. A-B-C) lavorano a gruppi insieme a quelli delle seconde (sez. A - B), quelli delle terze (sez. A-B) lavorano a gruppi con quelli delle quarte (A-B-C) ed infine gli alunni delle quinte (sez. A-B-C) lavorano in gruppi formati dalle sole quinte.
 
Ogni maestra seguirà un laboratorio specifico, e nel dettaglio sono i seguenti:
• Laboratorio di scenografia
• Laboratorio di costumi
• Laboratorio storico
• Laboratorio scientifico
• Laboratorio di produzione e elaborazione testi
• Laboratorio di musica
• Laboratorio di cinema
 
Questi laboratori sono pianificati su periodi bimestrali e ogni gruppo lavorerà su più laboratori. Alla fine dell’anno ogni gruppo avrà fatto i medesimi laboratori, anche se i contenuti trattati saranno differenti tra loro. Ogni gruppo avrà un “diario di bordo” dove saranno annotati eventuali problemi e/o successi incontrati durante tale percorso.
 
Solo i bambini delle quinte saranno protagonisti dello spettacolo teatrale finale come “attori”.
 
La preparazione della rappresentazione verrà affiancata da collaboratori della nota associazione di Volontariato “Dinsi Une Man” (Diamoci una mano in friulano), che ogni anno organizza uno spettacolo teatrale al Verdi.
 
La maestra Cecilia ha infine spiegato che lo spettacolo teatrale sarà un Musical perché in questo tipo di rappresentazione i testi sono “minimalisti” e quindi adatti ai bambini, che non sono attori professionisti.
 
Le maestre sono soddisfatte del primo giorno di laboratorio, che ha avuto scopo sia di smistamento in gruppi, ma anche di inizio ad impostare il lavoro da fare insieme ai bambini.

Transenne Collodi


Per quanto riguarda le transenne davanti alle scuole Collodi, molti genitori si sono resi disponibili per metterle/toglierle, o hanno provato a farlo le volte in cui nessuno le aveva messe all’orario stabilito, e non ci sono riusciti perché erano legate al palo.
  

Inoltre, molti genitori trovano difficoltà a prendere impegni tipo turno mensile o settimanale, visto che non sanno se effettivamente potranno quel giorno, o temono di scordarselo, per cui rinunciano ad offrirsi, o trovano complicato andare a chiedere le chiavi al custode per slegarle e riportarle.
                                                                                                                                                                                    
Pertanto, come “esperimento”, è stato messo un lucchetto con combinazione in serie a quello con la chiave.                          
La combinazione è: 1234

Ecco la foto del lucchetto con numeri allineati sulla linea nera, che permettono di tirare la parte ad U color acciaio e aprire il lucchetto:

 
 
Per richiuderlo, con i numeri 1234 sempre allineati alla linea nera, si rimette in posizione chiusa la parte ad U color acciaio, e si ruotano a caso i numeri.

(non offendetevi per la descrizione dettagliata, ma vi assicuro che ho verificato che non per tutti è facile la prima volta).

Ovviamente questo riduce un minimo la sicurezza per chi volesse rubare le transenne, visto che la combinazione la sanno un po’ tutti..

In realtà, è un deterrente contro il furto occasionale come lo era il lucchetto esistente. Infatti, anche la catena o il lucchetto preesistente erano soggetti a un semplice taglio con un comune tronchese, tipo ladri di biciclette dilettanti.
 

La soluzione per ora è piaciuta a vari genitori e ai custodi.

Quindi, la parola d’ordine è: chi primo arriva (la mattina o all’ora di pranzo) o chi ultimo va via (alle 8,40 o dopo l’uscita) può, senza turni di sorta, mettere o togliere le transenne, semplicemente usando il lucchetto a combinazione per liberarle dal palo o rilegarle al palo.

Se l'esperimento funziona, è fatta ...

 

martedì 30 settembre 2014

Pedibus - Sintesi dell'incontro del 19.09.2014

Pedibus
                                                                                                                        
Giovedì 19 Settembre c'è stata la riunione a scuola per illustrare i progetti, Pisa Città che Cammina, Progetto Autonomia e Pedibus.

Dopo l'introduzione del preside, Lucio Bontempelli, è stato presentato il progetto Pisa Città che Cammina da due laureande della facoltà di ingegneria.

Si è poi parlato del Progetto Autonomia (Maestra Laura Orlandi, Roberta Timpani), e del lavoro preparatorio fatto con le terze e le quarte Collodi nell'anno scolastico 2013-2014, nella quale i bambini hanno partecipato e costruito insieme i percorsi del Pedibus, sia in classe che in due uscite "sul campo".
C'è stato anche un mio breve intervento come rappresentante di istituto, nel quale ho raccontato la mia esperienza dal punto di vista di genitore/accompagnatore, mentre sulla LIM scorrevano fotografie fatte nel Pedibus operativo nel mese di maggio/giugno scorso.

È stato messo in evidenza come il progetto Pedibus all'interno del progetto Autonomia determini un rilevante coinvolgimento emozionale per i bambini, dato che il percorso per loro rappresenta idealmente il partire da un luogo sicuro (ossia casa propria) attraverso dei punti di riferimento ben precisi (le fermate, i passaggi pedonali, gli incroci), ed arrivare in un altro luogo sicuro, ossia lo spazio racchiuso fra le transenne, davanti al cancello di scuola (definito da molti genitori ed insegnanti come un "oasi di pace", ricordando il caos che si verificava quotidianamente prima della chiusura), per poi entrare in sicurezza a scuola.
Inoltre, l'indossare la pettorina gialla è risultato un fatto molto gradito dai bambini, vista come una sorta di "divisa" del Pedibus, che gli automobilisti notano subito fermandosi appena loro si avvicinano agli attraversamenti pedonali.
Anche in caso di pioggia o cattivo tempo (salvo eventi straordinari), un Pedibus attrezzato con mantella o ombrello e stivaletti fa scoprire ai bambini che camminare è indipendente dai fattori atmosferici.

Ha poi parlato Valter Baruzzi, sul tema "A scuola a piedi: primi passi verso l'autonomia", invitato in qualità di pedagogista, insegnante e organizzatore di vari Pedibus in Italia.
Tra le cose rilevanti da lui dette è che i Pedibus riusciti in Italia sono molti, e sono principalmente quelli dove i genitori sono diventati parte attiva. Invece, nei casi in cui vi sono stati solo operatori addetti, la cosa è quasi sempre "evaporata" non appena i fondi sono finiti. In molte città sono state indicate con cartelli appositi le fermate Pedibus.

Rifacendosi a quanto detto negli interventi precedenti, ha ribadito l'importanza del Pedibus dal punto di vista educativo e pedagogico, percepito dai bambini come un modo salutare e gioioso di andare a scuola, dove si può chiacchierare in relax con i compagni di camminata e arrivare freschi e tonici a scuola.
Un esempio carino da lui fatto, per far capire la graduale sicurezza che il Pedibus insegna, è il seguente: la mano che il genitore mette sempre per prudenza sul petto del proprio bimbo, quando ci si avvicina ad un attraversamento pedonale, per il bambino viene acquisita come un gesto protettivo importantissimo. Il bambino che poi prende man mano sicurezza sentirà sempre quella mano presente, anche quando fisicamente la mano non ci sarà più, e la sentirà applicata al proprio petto istintivamente anche nell'età adulta. In generale, i gesti di prudenza trasmessici dai nostri genitori li conserviamo idealmente sempre dentro di noi.

Oltre agli aspetti importanti sotto il profilo educativo, emozionale e ambientale (minore uso della macchina, risparmio di risorse e minore inquinamento), si è parlato anche di questioni più pratiche.

È stato innanzitutto detto, in modo concorde da tutti, che il Pedibus permette di semplificare le attività della mattina nell'andare a scuola.
Funziona come un autobus, ossia c'è una fermata con un orario. È sufficiente presentarsi a quella fermata a quell'orario con la pettorina e unirsi al gruppo.
Questa soluzione non è vantaggiosa soltanto per chi ha la fermata Pedibus nel proprio isolato, ma anche per chi abita più lontano e può fare un percorso di avvicinamento alla fermata in auto o a piedi.

Ad esempio, chi abita a Gello e si reca al lavoro in auto, può lasciare il proprio bambino alla fermata all'incrocio di via Filzi con via di Gello alle 8 e 14, risparmiando almeno un quarto d'ora, necessario per arrivare davanti a scuola, parcheggiare e accompagnare il figlio davanti al cancello, attendere l'apertura e poi riprendere la strada per il luogo di lavoro.
Comunque, accompagnare i bambini alla fermata più vicina è senz'altro un risparmio rispetto al fare tutta la tratta, sia in macchina che a piedi.

Nonostante siano poi stati creati tre soli percorsi, che per forza di cose non possono passare sotto casa di tutti, è possibile organizzare percorsi "affluenti" aggiuntivi, a seconda delle richieste che ci saranno, sia come modifiche ai percorsi ufficiali del Pedibus (da fare come arricchimento dei percorsi prima che il progetto inizi), sia come percorsi organizzati per iniziativa diretta dei genitori, aggiunti dopo che il progetto sarà ripartito.

È stato poi notato che è un sistema flessibile di recarsi a scuola, dato che non è indispensabile utilizzarlo tutti i giorni, proprio come l'autobus. L'unica cosa essenziale è che ci sia un numero minimo di partecipanti giornaliero minimo per poterlo far funzionare.

Per quanto riguarda gli zaini, il Pedibus è anche un'occasione per prestare più attenzione ad una loro corretta utilizzazione in termini di postura e tipi di zaino.
Ovviamente, uno zaino più leggero possibile è la soluzione ideale, ma non sempre si può ridurne il peso, che varia a seconda delle materie della giornata.

La soluzione migliore è stata riconosciuta quella degli zaini che abbiano la cintura di sostegno in vita (zaini scuola strutturati tipo gli zaini da montagna). Infatti, allacciare la cinghia alla vita permette di trasmettere praticamente tutto il carico sul bacino, scaricando quasi totalmente la schiena.

La soluzione meno salutare è quella di zaini pesanti senza cinghia da allacciare alla vita, che fanno inarcare scorrettamente la schiena o fanno accentuare eventuale scoliosi (vedi esempio qui sotto).

Lo zaino/trolley non è una soluzione poi così vantaggiosa per lunghi tratti, dato che costringe a camminare con il busto leggermente in torsione per tutto il tempo. Inoltre, per evitare eventuali pozzanghere, buche o salite e discese da marciapiedi alti o gradini, costringe i bambini a fare continui strappi aggiuntivi con torsione del busto da un solo lato.

Per quanto riguarda l'organizzazione, coloro che daranno disponibilità ad accompagnare i bambini potranno coprire l'intera tratta, oppure anche solo una tratta parziale del percorso (tipo "staffetta"), e se il numero di volontari accompagnatori sarà alto, praticamente ciascun accompagnatore potrà coprire al limite anche solo un isolato, e non tutti i giorni.

Il progetto partirà anche per il plesso Filzi, probabilmente ad anno nuovo, dato che sarà prima necessario capire quali percorsi fare, e poi compiere la fase di progettazione insieme ai bambini e attendere i sopralluoghi del comune. Sarà inoltre prima necessario chiudere l'accesso a via Leonardo da Vinci, a partire dall'incrocio con via Fedi, ad orario come viene fatto in via Collodi all'ingresso ed all'uscita da scuola, per creare anche lì l'"oasi" senza traffico e "parcheggio selvaggio", e permettere ai bimbi di entrare in sicurezza e autonomia a scuola.

Sono stati fatti tre tavoli di lavoro, ed alla fine sono stati discussi i risultati in plenaria, ribadendo quanto detto qui sopra.
Sarà opportuno chiedere ai bambini di redigere un regolamento (es. puntualità alle fermate, comportamento durante il cammino), una sorta di "Galateo del Pedibus", che poi sia bambini che accompagnatori dovranno rispettare e far rispettare.

Durante l'incontro è stato organizzato un laboratorio per i bambini e le bambine presenti.

Sono state distribuite le mappe dei tre percorsi (che riporto qui sotto) ed un modulo di adesione (allegato).



Le mappe e il modulo di adesione sono stati dati anche ai bambini, dalle maestre, a scuola.
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Possibilmente il modulo di adesione dovrebbe essere restituito entro il 30 settembre (domani), in modo che entro il 1 ottobre possa essere dato dalle maestre agli organizzatori.

Anche se non intendete aderire subito, ma in un secondo momento, sarebbe utile se comunque lo scriveste nel modulo (es.: per ora non partecipo ma sono interessato per partecipare in un secondo momento al seguente percorso).
Inoltre, è estremamente utile che indichiate sul retro qualsiasi commento o suggerimento, proposta di modifica o aggiunta dei percorsi.

Chi si segnala come volontario accompagnatore, per tutta la tratta o per un tratto parziale, per tutti i giorni o solo per alcuni giorni, può lasciare il numero di telefono e email, in modo da creare gruppi di comunicazione (es. via Whatsapp o email) per comunicare eventuali cambiamenti o esigenze improvvise.

Il Pedibus dovrebbe partire dal 7 Ottobre per le linee blu e rosa, mentre la linea verde è già partita.